lunedì 3 giugno 2013

Il servizio della "Siritide" sull'evento finale del progetto


giovedì 30 maggio 2013

La rassegna stampa dell'iniziativa












lunedì 27 maggio 2013

Nel video tutti i lavori degli studenti


domenica 26 maggio 2013

Le escursioni delle classi coinvolte nel progetto


venerdì 24 maggio 2013

I commenti delle insegnati coinvolte nel progetto

Con piacere riceviamo e pubblichiamo i primi commenti delle insegnanti coinvolte nel progetto:


"L'iniziativa è stata molto interessante. I ragazzi sono stati coinvolti. L'esposizione degli argomenti trattati è risultata chiara e precisa. Particolarmente motivanti sono state le attività manipolative”
Prof.ssa Antonietta Pangaro

"Le insegnanti della scuola primaria e secondaria di I grado di Teana ringraziano i responsabili del progetto ambientale promosso dal CEA POLLINO per aver dato la possibilità ai ragazzi di conoscere e esplorare le bellezze del nostro ambiente e aver stimolato la voglia di apprezzare le ricchezze del nostro territorio"
Prof.ssa Ada di Sario

"E' stata una giornata interessante per i nostri alunni che hanno partecipato con entusiasmo e interesse. Sono rimasti attratti dalle bellezze del percorso effettuato e dalle spiegazioni pratiche degli educatori. L'incanto del Bosco Magnano ha suscitato Curiosità e Amore verso una natura incontamita..."
Scuola Primaria di Castronuovo di S. Andrea

martedì 21 maggio 2013

Vi aspettiamo tutti sabato 1 giugno 2013, alle ore 17.00, al Centro Visite di Chiaromonte presenteremo i risultati del progetto


venerdì 10 maggio 2013

Presto su questo sito saranno pubblicati tutti i lavori degli studenti impegnati nel progetto "Biodiversità Valore Universale"
SEGUITECI...

mercoledì 8 maggio 2013

Le attività con le classi elementari a Chiaromonte



Alla nostra prima lezione i bambini ci aspettavano curiosando dalla porta dell'aula; appena ci hanno notati, senza averci visto prima, sono rientrati in classe tutti eccitati dicendo: “...sono arrivati” “...sono quelli della Natura!”. L'entusiasmo era alle stelle, come se da noi si aspettassero di poter vedere o imparare tutto sulla Natura in sole tre lezioni. Gli insegnanti avevano spiegato loro il progetto “Biodiversita'” ma crediamo che a 10 anni di eta' sia piu' semplice identificarci con “quelli della Natura”.
E' stato molto facile prendere la parola, e altrettanto ottenere il silenzio. I ragazzi hanno dimostrato una ottima educazione verso di noi e gli insegnanti. Evidentemente accettare questo progetto nella scuola ha gia' come presupposto dei docenti che lavorano seriamente e che credono in quello che fanno. I ragazzi di riflesso amano chi li ama.
Dopo la nostra presentazione individuale, abbiamo presentato e descritto il CEA Pollino e le attivita' che svolge, come anche il WWF Italia (che alcuni gia' conoscevano) e piu' brevemente abbiamo dato loro delle descrizioni sulle altre associazioni ambientalistiche in Italia e nel mondo. Abbiamo ringraziato gli insegnanti che ci hanno permesso di portare nella scuola questo progetto, e abbiamo fatto capire ai ragazzi che questo progetto era una grande occasione per loro e che non capita molto spesso, e tanto meno in tutte le scuole.
Durante tutte le tre lezioni, ad ogni nostro esempio o invito alla partecipazione, i ragazzi si accalcavano con le braccia alzate per poter parlare e spesso con le voci per cercare di intervenire. La cosa ammirevole e' stata che ad ogni domanda c'era sempre piu' di uno che conosceva la risposta; anche a domande del tipo insidiose del tipo: “cos'e' la diossina?” oppure “cosa succede alla biodiversita' se spargiamo diossina nell' ambiente, ad esempio bruciando rifiuti in plastica?”
Non c'e' stato mai un momento in cui potevamo distrarci, tanto erano le domande e le curiosita' che ci venivano rivolte!

A tratti e' stato anche faticoso tenere il passo con la loro preparazione e siamo sempre riusciti a dare loro ogni risposta, grazie anche alla presenza contemporanea di due o tre di noi. Moltissimi sono stati i nostri punti forti trattati, ma una novita' per loro e' stato il tema dello spreco delle risorse. Dal foglio di carta ( e il tempo che ci vuole per far crescere un albero) al comprare sempre nuovi e (spesso) futili oggetti di moda (cellulari, giocattoli, etc).
I ragazzi hanno dei potenziali immensi, altissimo spirito di osservazione che e' venuto fuori durante il laboratorio “sfoglia la foglia”sulle diversita' dei campioni vegetali portati loro in classe, e durante il laboratorio “traccia la traccia” sulla associazione delle orme a ciascun animale; allo stesso modo, i ragazzi hanno mostrato altissima attenzione e partecipazione durante tutte e tre le lezioni.

Le attività a Castronuovo S. Andrea


Ed eccoci al nostro primo appuntamento con la scuola elementare di Castronuovo Sant’Andrea. Dopo aver girovagato un po’ per trovare l’edificio finalmente siamo arrivati, ma con nostra grande sorpresa nessuno sapeva del nostro arrivo, la referente si era dimenticata di avvisare le insegnanti dell’incontro che ci sarebbe dovuto essere giorno 17 aprile. Un breve attimo di panico: subito ci siamo ripresi e abbiamo spiegato loro che eravamo operatori del Cea Pollino e che avevamo un appuntamento con la loro referente per presentare agli alunni un progetto sulla biodiversità fissato proprio per quel giorno e per quell’ora ma che se non era possibile, visto che loro non erano al corrente di ciò, saremmo ritornati in un altro momento. Le insegnanti sono state molto disponibili e immediatamente hanno contattato la referente dicendo che noi eravamo lì e che avremmo iniziato questo percorso formativo. Sono stati avvisati tutti i bambini e ognuno di loro ha lasciato la propria classe per trasferirsi in un’aula più grande che riuscisse a contenere tutti, ognuno di loro si è portato dietro la propria sedia ed un quaderno su cui scrivere. Ed ecco davanti a noi tutti i ragazzi, ben 36, un bidello e tre insegnanti. Si leggeva nello sguardo dei ragazzi un po’ di paura e diffidenza nei nostri confronti .Non appena tutti hanno preso posto abbiamo sciolto il ghiaccio cominciando a parlare di noi come operatori del Cea Pollino e del perché eravamo lì in quel momento, quale era il significato del nostro incontro. Ci siamo resi conto che non sapevano né che cosa fosse un CEA e molti di loro non avevano mai sentito parlare neanche del WWF. Abbiamo dato loro spiegazione di tutto ciò analizzando gli obiettivi e la mission del WWF (che sono anche quelli del CEA POLLINO e del Parco Nazionale del Pollino) e cioè conservazione della natura attraverso la Biodiversità, con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali rinnovabili , con la riduzione dell’inquinamento e la riduzione delle risorse. Abbiamo cercato di far capire loro che il concetto di biodiversità è legato a quello di qualità ambientale, un ambiente ricco di specie viventi è un ambiente che non ha subito i dannosi effetti delle attività antropiche: ovviamente il tutto è stato spiegato utilizzando un linguaggio molto semplice perché erano presenti bambini dalla prima alla quinta elementare. Anche con loro abbiamo utilizzato il gioco dei post-it, abbiamo diviso i bambini in piccoli gruppi e con l’aiuto della nostra spiegazione sono riusciti a dare una definizione di biodiversità e di diversità. Al termine del nostro incontro abbiamo chiesto ai ragazzi degli elaborati da fare a casa. La cosa che più ci ha stupito in quest’incontro è stata la grande disponibilità delle insegnanti e l’attenzione dimostrata dai bambini verso tale argomento; la loro spontaneità nelle domande senza niente di costruito e preparato precedentemente sono stati elementi di gratificazione. Ancora più gratificanti sono stati i loro gesti di affettuosità nei nostri confronti che hanno dato maggior rilievo al nostro intervento. Qualcuno ci ha salutato addirittura con dei baci, altri ci hanno abbracciati ringraziandoci delle belle cose che avevamo detto e si sono raccomandati così: per favore tornate presto che questo progetto ci è piaciuto tanto, altri addirittura non vedevano l’ora di rivederci.

venerdì 3 maggio 2013

Ecco il resoconto delle attività a Carbone


L’Istituto comprensivo Santa Lucia di Chiaromonte vede partecipe al progetto sulla Biodiversità anche il plesso di Carbone con la partecipazione della pluriclasse elementare (dalla prima elementare alla quinta elementare) per un totale di 16 bambini. Il progetto è stato attivato qui il 15 aprile, a questo primo incontro  erano presenti tre insegnanti e 15 bambini.  
Come previsto dal piano progettuale sono stati realizzati vari momenti che hanno visto come prima fase quella della  presentazione degli operatori: non appena entrati in classe ci guardavano con sospetto,  sono bastati pochi minuti per sciogliere il ghiaccio e dopo aver parlato loro di cosa avremmo dovuto fare insieme e il perché eravamo lì eccoli subito attenti e partecipi a questa nostra prima lezione. Così come è stato fatto anche nelle altre classi che hanno aderito a questo progetto così anche per loro c’è stata la spiegazione di che cos’è un  CEA con riferimento al CEA POLLINO di Chiaromonte e di che cos’è il WWF. 
Tutto ciò è servito perché alcuni di loro non avevano mai sentito parlare di CEA, altri  addirittura non sapevano cosa fosse il WWF. Tutto ciò è servito per poi  presentare il Kit del Panda Club, distribuire le autorizzazioni, ed  illustrare  nei dettagli l’iter formativo. E’ stato spiegato ai ragazzi che ognuno di noi, al momento della nascita, riceve in dono una quota di natura: un po’ d’aria pulita, un po’ d’acqua da bere, di risorse e luoghi naturali da vivere. Questa quota man mano si impoverisce sempre di più; più andiamo avanti e più diminuisce e quindi tocca a noi salvaguardarla se vogliamo un futuro migliore. Dobbiamo cercare in tutti i modi di custodirla e averne  cura. Abbiamo poi  cercato di spiegare che ciascuno di noi può fare molto nelle scelte di vita quotidiana, promuovendo uno stile di vita sostenibile, cioè rispettando e prendendosi cura della natura, producendo meno rifiuti, cercando di avere dei comportamenti il più possibile corretti. Il nostro compito è stato quello di cercare di inculcare in queste che sono le nuove generazioni una coscienza più vicina all’ambiente e al proprio territorio. Successivamente siamo entrati nello specifico del progetto  abbiamo parlato di biodiversità, insieme abbiamo cercato di capire che cos’è, e cosa possiamo fare per salvarla perché è in pericolo di estinzione. Ognuno di loro ha dato una propria definizione che poi abbiamo commentato. Sono stati divisi gli alunni in base al criterio della diversità fisica così facendo abbiamo creato piccoli gruppetti e  a ciascun gruppo è stato chiesto di completare dei puzzle che avevano come soggetto la biodiversità ( diversi tipi di piante, animali, semi ecc.). Gli alunni si sono divertiti tantissimo e quando li abbiamo salutati tutti ci chiedevano se ci fermavamo ancora un po’. Abbiamo dato loro appuntamento alla settimana successiva e con immensa gioia nel salutarli tutti ci hanno risposto che non vedevano l’ora di rivederci…………..





mercoledì 24 aprile 2013

Ecco l'ultimo aggiornamento: le prime due lezioni a Teana


Il progetto sulla biodiversità avviato nel plesso di Teana il 27 marzo vede coinvolte la seconda media e una pluriclasse elementare. A questo primo incontro erano presenti in aula, oltre agli alunni, sia la referente per le scuole medie, che la referente per le scuole elementari. Il nostro  approccio con questi ragazzi è stato diverso da quello avuto con i ragazzi di Chiaromonte, in quanto qui avevamo a che fare con  diverse fasce d’età: bambini dagli 8 agli 11 anni e ragazzi dai 12 ai 13 anni. Abbiamo dovuto spiegare loro  le varie azioni  utilizzando molto gli esempi e, soprattutto, utilizzando un linguaggio più semplice. Sono stati eseguiti anche qui i vari passaggi previsti dal progetto stesso che  riguardavano l’introduzione e la presentazione del progetto,  durata, contenuti e scopo; presentazione degli operatori, del CEA POLLINO, del WWF; presentazione del Kit del Panda Club, distribuzione delle autorizzazioni e soprattutto abbiamo sottolineato il fatto  che questa è una iniziativa finanziata dall’Ente Parco del Pollino. Una volta illustrato il percorso formativo e analizzato la biodiversità proprio a livello del nostro Parco del Pollino  abbiamo fatto richiesta agli alunni  di scrivere tutto ciò che sapevano sul termine Biodiversità e Diversità. Ci siamo subito resi conto che per i più piccoli  dare una prima definizione di tale termine era apparso difficile, poi facendo capire loro  con vari esempi che cos’è, a che cosa serve e perché per noi è importante e dando loro fiducia e chiarendo che le loro risposte non erano soggette a giudizio ma che ci servivano come gioco per riuscire a capire cosa loro intendessero per biodiversità ecco che tutti si sono messi all’opera   proprio come se fosse una sfida per riuscire a scrivere più cose possibili di quello che loro avevano compreso su questo termine, infine  abbiamo confrontato e commentato le varie risposte dando tutti i chiarimenti laddove ci siamo resi conto che ce ne fosse bisogno. Il nostro compito principale è stato  quello di inculcare nella mente di questi piccoli esseri umani che la biodiversità è un valore universale che va preservato e salvaguardato, spetta quindi a  noi, come singoli o come gruppi proteggere l’ambiente per avere un futuro migliore. 


Per far capire ai ragazzi la grande varietà di tutti gli esseri viventi animali e vegetali è stato proposto questo disegno che rappresenta l’evoluzione delle  diverse specie. E’ stato spiegato che ci sono voluti ben 3,5 miliardi di anni perché dalle prime forme di vita si sviluppasse l’incredibile numero di specie che oggi popola la Terra. Oggi questa grande varietà di specie è minacciata soprattutto a causa dei cattivi comportamenti di noi esseri umani.
Tutto ciò ci è servito per incominciare ad incanalare  queste  nuove generazioni verso il rispetto per la Natura, cercando di incentivarli verso un comportamento  tale da non  danneggiare la biodiversità. Gli alunni hanno dimostrato grande interesse ed entusiasmo e nel salutarci non facevano altro che chiederci : ma quando ritornate? Quando rifacciamo tutto ciò perché ci è piaciuto?.......................Grandissima soddisfazione anche da parte nostra


Al nostro secondo incontro i ragazzi ci attendevano con grande entusiasmo curiosi di sapere cosa avrebbero dovuto fare. Per prima cosa abbiamo ritirato le autorizzazioni e gli elaborati che avevano sviluppato a casa sulla biodiversità. Sono venuti fuori dei bei lavori, ognuno diverso dall’altro, alcuni davvero originali che a loro modo rappresentavano la biodiversità sotto tutti gli aspetti. L’argomento sviluppato in questa seconda fase è stato quello della biodiversità vegetale, abbiamo cercato di capire quanto sia importante la conoscenza e la preservazione di essa. Abbiamo precisato che l’esistenza e il mantenimento delle piante è condizione essenziale per la vita del nostro pianeta. I vegetali sono importanti non solo come fonte di cibo e di sostentamento per l’uomo e gli animali ma anche per il mantenimento dei delicati equilibri ambientali ed ecologici. Far conoscere il mondo vegetale alle nuove generazioni aumenta il rispetto per questo mondo. Abbiamo cercato di analizzare la vegetazione che offre il nostro Parco con le sue 1773 specie vegetali, citando quelle più importanti e conosciute. Come strumento di verifica nostro abbiamo fatto elencare agli alunni le specie vegetali conosciute ottenendo una media di circa 20 specie. Alcuni alunni simpaticamente hanno scritto in forma dialettale il nome di  alcune piante conosciute. Una parte del tempo è stata dedicata al laboratorio per il riconoscimento di alcune piante che avevamo portato in classe: ai ragazzi  sono state distribuite alcune foglie e dei rametti in forma del tutto casuale e loro, divisi in piccoli gruppi,le hanno dovute riconoscere, facendo una loro classificazione in base al colore, alla forma e così via. Grande interessamento anche delle insegnanti. 













martedì 16 aprile 2013

Si conclude il primo ciclo di lezione a Chiaromonte


Il primo incontro è avvenuto con gli studenti della III media del plesso di Chiaromonte. In aula erano presenti 18 alunni e la referente del progetto la prof.ssa Antonia Pangaro. Sin dal primo momento gli alunni hanno dimostrato grande curiosità e attenzione e lavorare con loro è stato molto semplice e appagante  perché tutti hanno dato prova di  maturità e intelligenza.
Il primo passaggio è stato quello di presentarci, di spiegare che cos’è un CEA, con particolare riguardo al CEA POLLINO, e di che cos’è il WWF. E’ stato illustrato il percorso formativo che avremmo dovuto fare insieme; in seguito ad una breve descrizione del progetto, della sua durata, sui contenuti  e sugli obiettivi da raggiungere, abbiamo presentato e commentato il kit del Panda Club, affisso i poster che avevamo in dotazione, nominato la classe come “Classe Panda” per aver partecipato a questo progetto, distribuito le autorizzazioni e compilato le tessere, dando tutte le informazioni e chiarimenti del caso.
Dopo aver dato delucidazioni sull’intero progetto, abbiamo invitato gli alunni ad alzarsi in piedi ed utilizzando il criterio della diversità fisica li abbiamo divisi in piccoli gruppi. Ogni gruppo e stato chiamato a scrivere su dei post-it quello che suggeriva loro la parola biodiversità e diversità e poi ognuno di loro li ha incollati su due diversi cartelloni, fatto ciò abbiamo letto e commentato insieme le varie risposte. Questo passaggio ci è servito per capire cosa i ragazzi sapevano sulla biodiversità e dell’importanza che essa riveste.
A questo punto è stata introdotta da noi la nozione di cosa significa diversità e biodiversità,  approfondendo l’argomento sotto vari aspetti e soprattutto sul perché essa è importante per noi e del valore che essa riveste. Abbiamo spiegato  loro che questo non è un fenomeno recente bensì il frutto di circa 3,5 miliardi di anni di evoluzione e va preservata e salvaguardata. Possiamo paragonare la biodiversità ad un’assicurazione perché garantisce la sopravvivenza della vita sulla terra.
E’stato chiesto ad ogni gruppo di disegnare la biodiversità vista con i loro occhi e sono venuti fuori dei bei lavori. Gli alunni hanno dato una loro definizione di Diversità e Biodiversità, che hanno scritto su un post-it ed affisso su un cartellone.

Un secondo incontro è avvenuto giorno 26 marzo. Anche in questa lezione erano presenti tutti gli alunni che aspettavano con ansia il nostro arrivo incuriositi dall’argomento di questa seconda tappa:  biodiversità vegetale intraspecifica ed interspecifica. Dopo aver parlato della biodiversità vegetale a livello generale l’ abbiamo confrontata con quella del nostro Parco del Pollino.
Abbiamo chiesto ai ragazzi due diversi tipi di  elaborati: il primo è stato un  disegno sui vari tipi di piante che ognuno di loro aveva in giardino. Come secondo elaborato è stato chiesto loro di fare un elenco dei vari tipi di legno utilizzati in ambito domestico.
Infine i ragazzi sono stati coinvolti in un divertente laboratorio: sfoglia la foglia. Sono state portate in aula dei campioni di foglie e rametti rappresentative delle specie vegetali presenti nel territorio del Parco del Pollino e poi in forma casuale sono state distribuite a ogni gruppo. Ciascuno di loro a seconda dei vari criteri di biodiversità (colore, forme, dimensioni, ecc.) li ha dovuti raggruppare e classificare.




Il terzo incontro avvenuto il 9 aprile ha avuto come tema la biodiversità animale. Gli alunni sono stati invitati a elencare le specie animali da loro conosciute. Dalle analisi dei risultati ci siamo resi conto che il numero minimo conosciuto è stato di 40 specie, mentre il numero massimo è stato di 70 specie. Tra gli argomenti trattati: specie di animali in via di estinzione, quelli in pericolo, le cause e le misure preventive per la loro tutela e salvaguardia. Abbiamo trattato in generale quelle che sono le minacce  della biodiversità in generale, in questo contesto si sono analizzati  i comportamenti giusti da seguire e quelli sbagliati da evitare.
In questa terza fase è stato proposto ai ragazzi il laboratorio “traccia la traccia”: sulla lavagna sono state disegnate 12 orme di animali, i ragazzi le hanno copiate sul quaderno e poi hanno dovuto associare ciascuna orma all’animale corrispondente.





venerdì 12 aprile 2013

Diario del progetto

Proseguono gli incontri con le classi coinvolte nel progetto.
Se ad oggi risulta quasi concluso il percorso con la classe della scuola media di Chiaromonte (manca solo l'uscita sul campo) è appena iniziato quello con la pluriclasse di Teana e con la scuola elementare di Carbone.

La prossima settimana invece inizieranno gli incontri con le rimanenti classi elementari di Teana, Castronuovo e Chiaromonte.

mercoledì 27 marzo 2013

I primi lavori della classe di Chiaromonte





mercoledì 27 febbraio 2013

Un video sulla biodiversità

Il Progetto

La perdita della biodiversità, ovverosia di specie animali e vegetali e di ambienti naturali, costituisce oggi uno dei più grandi problemi che l’umanità deve affrontare ed è oramai un’emergenza riconosciuta come prioritaria nelle agende della comunità internazionale. Lo stesso Governo Italiano, insieme agli altri governi europei, si era impegnato a ridurre la perdita della biodiversità entro il 2010 aderendo all’iniziativa denominata “Countdown 2010” in attuazione della Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica, ma l’obiettivo purtroppo è ancora lontano. Si ritiene utile riportare alcuni dati per bene inquadrare la gravità della situazione attuale; secondo la Lista Rossa IUCN (The World Conservation Union ), che classifica le specie secondo i livelli di minaccia, mostrando gli effetti che hanno su di esse la perdita e il degrado degli habitat, il sovra-sfruttamento delle risorse naturali, gli agenti inquinanti e il cambiamento climatico, risultano oggi minacciate circa 1.130 specie di mammiferi e 1.194 specie di uccelli, che rappresentano rispettivamente il 23% ed il 12 % del numero totale delle specie. L'Italia, per la particolare conformazione geografica e la ricchezza di ambienti e climi, è la nazione europea più ricca di specie: oltre 57 mila specie animali (circa un terzo del patrimonio faunistico europeo) dei quali 1.176 specie di vertebrati e 9 mila specie di piante, muschi e licheni (quasi il 50% della flora europea). Anche per la notevole quantità di endemismi (circa 5 mila), cioè di specie o sottospecie che si trovano solo in Italia, il nostro Paese ha grandi responsabilità nel campo della conservazione della Natura. Eppure le specie minacciate in Italia sono moltissime. Attualmente sono a rischio estinzione: il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi, il 69% dei rettili e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce. La situazione non va meglio per la flora vascolare (15%) e le piante inferiori (40%) ovvero alghe, funghi, licheni, muschi, felci. In Italia infatti la biodiversità ha subito negli ultimi 50 anni una fortissima riduzione, in particolare a causa del consumo del suolo. L’ambiente italiano è stato particolarmente colpito e compromesso da fenomeni di frammentazione che ne hanno deteriorato la qualità. Si sono persi, sotto asfalto e cemento, 3 milioni di ettari di territorio ricco di biodiversità. Ne sono la causa infrastrutture, espansione di attività industriali, agricole intensive e, più in generale, l’occupazione del suolo e lo sfruttamento intensivo delle risorse non rinnovabili. L’Italia rischia di raggiungere il preoccupante primato del valore medio del 10% del territorio sottratto alla natura e utilizzato dall’uomo per le sue attività. Eppure dalla salute dei sistemi naturali dipende il nostro benessere e la qualità della vita. Tutelare la biodiversità significa tutelare la base biologica che sostiene la vita di tutte le specie viventi sul pianeta, uomo incluso. In realtà la natura fornisce una quantità incredibile di beni e servizi alla società umana che sono alla base delle economie reali dei nostri sistemi. Si pensi ad esempio alla produzione di cibo, combustibile, fibre e medicinali, l’effetto regolatore sull’acqua, l’aria e il clima, il mantenimento della fertilità del suolo, i cicli dei nutrienti.Sotto questo aspetto le problematiche della biodiversità sono parte integrante dello sviluppo sostenibile e sono elementi che contano per la competitività, la crescita e l’occupazione, oltre che per migliorare l'esistenza delle persone. A fronte di questa situazione la consapevolezza diffusa tra i cittadini del ruolo fondamentale che la conservazione della biodiversità ha sulla vita della comunità umana è ancora scarso. Il legame tra Natura, biodiversità e qualità della vita non è conosciuto a sufficienza e di conseguenza non è percepita adeguatamente la responsabilità che i comportamenti individuali e le decisioni assunte dai diversi attori istituzionali, sociali ed economici hanno nella perdita di biodiversità. In fatto di biodiversità, in Italia, c’è ancora poca consapevolezza: solo una persona su due ha sentito parlare di biodiversità e appena il 13% dichiara di saperne qualcosa a riguardo. A rivelarlo è una ricerca commissionata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel 2006. Un dato – secondo il rapporto Eurobarometer 2007 – che ci pone tra gli europei all’ultimo posto nella conoscenza dell’attuale crisi di biodiversità. Né vi sono programmi e campagne istituzionali tesi a far crescere una conoscenza collettiva del valore della biodiversità. Il Parco del Pollino in particolare si presenta come un territorio estremamente ricco di biodiversità. Il parco infatti riveste un’importanza a scala ecoregionale soprattutto per la presenza di uccelli, mammiferi, anfibi e rettili, entomofauna terrestre, fauna ipogea e flora vascolare. Tra le molte specie di interesse conservazionistico, sono presenti endemismi floristici, la lontra, il lupo, rapaci, come poiana, aquila reale, nibbio reale e nibbio bruno, il capovaccaio. Eccezionale poi è il valore naturalistico dei suoi boschi che ricoprono più di 80.000 ettari di territorio, e che hanno nei pini coricati gli esemplari più preziosi e noti in tutto il mondo. Anche nel Parco del Pollino però si rendono necessarie azioni di sensibilizzazione sulla biodiversità in quanto è ancora necessario far crescere la consapevolezza dei cittadini e dei fruitori del territorio del Parco sulla eccezionale importanza dei beni comuni ambientali del Parco, sia come valore in sé da conservare a beneficio delle presenti e future generazioni, sia come base per promuovere uno sviluppo locale sostenibile basato sul corretto uso delle risorse naturali ed ambientali; ciò inoltre è importante anche come attività di prevenzione delle minacce che incombono sulla biodiversità quali gli incendi boschivi. Il presente progetto è finalizzato quindi proprio a sviluppare negli alunni delle scuole elementari e medie la consapevolezza del valore dei sistemi naturali e responsabilizzarli incentivando comportamenti coscienti nei confronti dell’ambiente. Il WWF Italia intende avvalersi per la realizzazione del progetto del proprio settore educazione, che ha oramai una trentennale esperienza nel campo dell’educazione ambientale durante i quali ha sviluppato una grande quantità di progetti che hanno il proposito di conservare la diversità biologica e dei CEA (Centri di Educazione Ambientale) riconosciuti dalla regione Basilicata, tra cui quello di Chiaromonte